Il popolo ucraino sta scomparendo
Mentre emergono le prime cifre attendibili sulle agghiaccianti perdite umane della guerra russo-ucraina, l'analisi dei dati demografici sul paese ex sovietico allungano un'ombra nera sul suo futuro.
Mentre emergono le prime cifre attendibili sulle agghiaccianti perdite umane della guerra russo-ucraina, l'analisi dei dati demografici sul paese ex sovietico allungano un'ombra nera sul suo futuro.
Molte delle dinamiche demografiche e immigratorie della Russia sono analoghe a quelle dell'Europa occidentale. Il calo della natalità e l'afflusso di immigrati islamici che creano degli stati-nello-Stato con il consenso e la protezione di parte delle istituzioni stanno smuovendo le prime reazioni spontanee e organizzate da parte del popolo.
A partire dagli anni Novanta del XX secolo si apre la stagione dell'immigrazione in Italia, che in pochi anni porta una nazione pressoché monoetnica a ospitare sul suo territorio quasi il 10% di popolazione straniera.
Dopo il rimbalzo demografico del secondo dopoguerra, l'Italia del benessere e del boom si avvia verso l'inverno demografico, con le nascite che scendono sotto la soglia di sostituzione.
Dopo l'Unità d'Italia il paese entra in "transizione demografica", dove le nascite calano assieme alla mortalità. Nella prima metà del XX secolo però la fertilità generale degli italiani cala. E si inizia a guardare con preoccupazione ai popoli che restano fertili e premono alle frontiere...
Scalea dimostra la sua tesi con credibilità scientifica. Spiega che la soluzione al problema demografico e occupazionale non può consistere nell'importare lavoratori dall'Africa e dall'Asia, ma nel produrre più bambini in Europa.
Non si potrà evitare la sostituzione etnica degli europei affidandosi unicamente a politiche migratorie restrittive. Serve promuovere la natalità, cosa che non riuscirà solo con politiche fiscali e assistenziali. Bisogna avere il coraggio di tornare a occuparsi di stili di vita, etica e grandi narrazioni. Solo così si risveglierà l'Europa e la si riporterà nella storia.
Ecco un elenco di 13 princìpi, raccolti in cinque aree (nazione, popolo, famiglia, lavoro, libertà), che riteniamo dovranno ispirare i prossimi parlamentari.
Economia prossima al tracollo, arretramento culturale, decrescita demografica, disoccupazione e povertà cavalcanti, il quadro è di sicuro già conosciuto a molti lettori e drammatico per l'Italia. Le proiezioni presentate da PwC, Istat, Caritas e Università di Bergamo lo confermano nuovamente.