L’evento crea un precedente: nessuno vuole varcare la linea rossa che potrebbe portare al disastro di una guerra mondiale. Una volta vista davvero la pallina rotolare sul piano inclinato, gli attori si sono accorti che era necessario fermarla gettando acqua sul fuoco.
Proponiamo, in traduzione italiana, le "Tesi principali" del rapporto "Between Europe of nations and a superstate. Doctrinal, legal and economic aspects of the project of deeper integration in the European Union", curato da Bartosz Zalewski e Tymoteusz Zych e pubblicato dal Collegium Intermarium di Varsavia.
Il ministro dell’educazione polacco, Przemysław Czarnek, ha di recente promulgato una legge che riforma i curriculum scolastici per reintrodurre, già da settembre, corsi di base di tiro e maneggio nelle armi.
Alla fine di luglio la Polonia ha firmato un contratto con la Corea del Sud per la fornitura di 48 aerei da combattimento KAI FA-50. Fornitura per cui era in ballo anche il nostrano Leonardo M-346 nella sua variante da caccia.
Da alcuni anni si studiano i flussi migratori in connessione a forme irregolari d’aggressione. L'immigrazione di massa e incontrollata pone sotto stress il Paese che lo riceve, potenzialmente conducendolo ad una crisi sociale.
Il Mathias Corvinus Collegium (MCC) e il Centro Studi Machiavelli hanno organizzato una conferenza sulla preminenza del diritto europeo. Il convegno internazionale ha radunato partecipanti da Polonia, Spagna, Italia e Ungheria.
Lo scontro che oppone la Commissione Europea alla Polonia è ideologico. La Sinistra vuole alimentare il Leviatano super-statuale, gli europei orientali, memori del comunismo, non vogliono soggiacere a un potere tanto grande. È inoltre necessario che i tribunali non cerchino di invadere i compiti della politica.
La Polonia non è "anti-europea", ma semplicemente fedele ai trattati, quando rivendica di essere uno Stato sovrano e respinge le interpretazioni radicali sulla supremazia del diritto UE, che dovrebbe sovrascrivere ogni costituzione e legislazione nazionale anche senza conferimento di poteri all'Unione.
L'immigrazione è tornata a essere un tema pressante sui tavoli europei - ma non certo grazie ai rappresentanti italiani Di Maio e Lamorgese. A imporla nell'agenda sono stati invece baltici e polacchi, preoccupati per la crescente pressione proveniente dal confine con la Bielorussia.
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