Opporsi all’intolleranza LGBT
È tempo di contrapporre all’intolleranza LGBT un’autentica resistenza culturale e civile in nome della libertà di espressione e di coscienza, senza paura e senza cercare di piacere a chi ci vorrebbe sudditi e silenti.
È tempo di contrapporre all’intolleranza LGBT un’autentica resistenza culturale e civile in nome della libertà di espressione e di coscienza, senza paura e senza cercare di piacere a chi ci vorrebbe sudditi e silenti.
Bisogna dismettere la chiave di lettura ideologica o, se si preferisce, valoriale, e analizzare il conflitto come uno scontro tra le politiche di potenza di due blocchi contrapposti, con interessi diversi e difficilmente conciliabili.
Estremamente interessante uno studio pubblicato da "Scientific Reports": un’indagine volta a individuare possibili correlazioni statistiche tra vaccinazioni contro il covid e incremento di arresti cardiaci nella fascia d’età compresa tra 16 e 39 anni.
La Destra italiana fatica a tematizzare, alla luce della guerra oggi in atto tra Ucraina e Russia, la propria posizione politica, presente e passata, riguardo alla Federazione Russa e al suo presidente.
Di questa breve esperienza in terra ucraina, che mi ha regalato più domande che risposte, porto con me la consapevolezza di come l’estremo oriente d’Europa sia un mondo complesso e, per molti aspetti, arduo da comprendere per noi occidentali.
Occorre una presa di posizione forte e coesa da parte di tutti coloro che si rifanno a idee libertarie: è tempo di affermare che la vita va vissuta appieno, anche se comporta dei rischi. Che, più della morte bisogna temere la non vita che abbiamo sperimentato in questi due anni.
La necessità di piegare il presepe a fini terreni appare il sintomo di una politica che, ormai priva di ideologia, è incapace di dare ragione delle proprie scelte inquadrandole entro una visione complessiva, tendenzialmente coerente, del mondo e della società.
Nel mondo globalizzato anche i problemi diventano inevitabilmente globali: è impensabile, oggi, che i seimila chilometri che ci separano da Kabul possano tenerci al riparo dalle conseguenze del ritorno dei talebani al potere.
Inutile criticare il “Green Pass” all’italiana sul piano della legittimità giuridica. Un limite all’arbitrio del legislatore in materia sanitaria può essere invocato solo sulla base di una precisa visione dell’uomo e del suo rapporto col mondo.