In arrivo l’ondata di immigrati afghani
La riconquista del potere da parte dei talebani in Afghanistan è destinata a innescare un'ondata migratoria senza precedenti. A breve, cinque milioni di afghani cercheranno di entrare in Europa.
La riconquista del potere da parte dei talebani in Afghanistan è destinata a innescare un'ondata migratoria senza precedenti. A breve, cinque milioni di afghani cercheranno di entrare in Europa.
I leader talebani hanno già proclamato l’Emirato islamico e tra i primi a congratularsi con loro non poteva che esserci Hamas. Sul lato turco della Fratellanza non sono mancate le aperture di Erdogan ai talebani.
Erdoğan è in evidente difficoltà interna ed esterna. Politiche economiche “erratiche” e politica estera ambigua, unite a repressione degli oppositori e ad una generale chiusura ed involuzione della società turca, non sono certo la premessa di elezioni facili per il presidente in carica.
L'Italia ha un interesse prioritario sia nel Forum sia nella successiva realizzazione del gasdotto EastMed. C'è la possibilità di diversificare le fonti di approvvigionamento di gas, di abbassare la bolletta energetica nazionale e di ridurre i rischi di interruzioni delle forniture.
I media italiani e la politica nelle ultime settimane hanno prestato moltissima attenzione al caso del cittadino egiziano Patrick Zaki, arrestato e attualmente detenuto al Cairo con l’accusa di aver pubblicato post sovversivi contro il governo, ma sembrano non fare caso alle persecuzioni messe in atto dal regime di Erdogan nei confronti degli oppositori.
L’Italia sostiene assieme alla Turchia gli islamisti del GNA a Tripoli, oramai divenuto un regime-fantoccio di Ankara. Ora emerge una tabella di Africom che indica chiaramente che l’Italia fornirebbe a Tripoli supporto per quanto riguarda “intelligence” e “controterrorismo”.
Il Premier francese Emmanuel Macron e il Cancelliere austriaco Sebastian Kurz prendono di petto l’islam politico, già in più occasioni definito come “islamismo separatista” e indicato come un pericolo per l’unità nazionale, la libertà e la democrazia.
La Francia è dunque diventata oggetto di una spirale di violenza per mano di quell’islamismo che non gradisce la libertà di pensiero, di espressione e di satira e che è pronto a uccidere e a diffondere propaganda di odio nel momento in cui vengono presi di mira Maometto o “il santo protettore degli islamisti” Erdogan.
La deriva dispotica di Erdogan non ha limiti e le notizie che arrivano dalla Turchia sono sempre più preoccupanti, con vari arresti di oppositori: politici di partiti rivali, giornalisti, esponenti della società civile. Il dissenso nei confronti di Erdogan è in crescita persino tra i suoi stessi sostenitori