Le wokkate della settimana. Bollettino n. 11
Galles e Taiwan sposano la cancel culture; Germania, legge trans ma non troppo; niente humor, siamo inglesi; Canada: il SSN paghi l'operazione per diventare ermafrodita.
Galles e Taiwan sposano la cancel culture; Germania, legge trans ma non troppo; niente humor, siamo inglesi; Canada: il SSN paghi l'operazione per diventare ermafrodita.
Emanuele Mastrangelo, curatore del libro "Wokeismo, Cancel Culture, Oicofobia: Tre minacce alla nostra civiltà", discute con il giornalista Pasquale Ferraro di quest'ultima uscita della collana Machiavellica.
Un saggio che spiega come l’Occidente ha prodotto un’ideologia basata su isterismo di massa, odio delle proprie origini e negazione della realtà materiale. Con i contributi di Lorenzo Bernasconi, Francesco Erario, Raimondo Fabbri, Emanuele Mastrangelo, Enrico Petrucci, Spartaco Pupo e Daniele Scalea, e tre interviste di Nathan Greppi a Marcello Foa, Marcello Veneziani e Giulio Meotti.
Wokeismo, cancel culture e oicofobia sono le tre minacce mortali alla civiltà occidentale che il fronte liberal sta portando avanti. Ne parla il saggio "Wokeismo, cancel culture, oicofobia", collettaneo curato da Emanuele Mastrangelo.
Bollettino del wokeismo, 3^ puntata. Dalle IA inclusive al pianto di coccodrillo della Crusca, dai figli trans al femminismo intersezionalista a Verona, fino al miglioriamo le statistiche sulla criminalità depenalizzando i crimini.
Emanuele Mastrangelo intervistato a RadioRadio: "La sinistra attacca Vannacci perché sa che la cancel culture è il tallone d'Achille del governo"
La cancel culture contro Vannacci perché il suo libro risulta "offensivo" rischia di imprimere alla Costituzione una pericolosa distorsione soggettivista, bersaglio a cui mira la sinistra wokeista da molto tempo e con le più svariate strategie...
Altro che "battaglie di retroguardia". Quelli del fronte wokeista sono veri e propri assalti contro i conservatori in Italia. Dal presidente del Senato ai direttori d'orchestra, dai giornalisti ai ministri, la sinistra liberal è in piena offensiva ideologica. È tempo che i conservatori realizzino che c'è una guerra culturale in corso e che si decidano a contrattaccare sullo stesso piano.
La vittoria alle elezioni apre una finestra d'opportunità irripetibile: colpire il fronte wokeista approfittando dello stato confusionale della sinistra liberal e del relativo consenso nel Paese. I conservatori possono scegliere se percorrere una strada tiepida alla Aznar, che porterà fatalmente alla rivincita di una sinistra viepiù inferocita, o radicale alla DeSantis e Orban, combattendo a testa bassa il wokeismo