Il femminismo contro le donne
Il femminismo odierno è spietato nella critica degli uomini in quanto tali. Ma sotto la superficie, nasconde un attacco non meno venefico contro le donne.
Il femminismo odierno è spietato nella critica degli uomini in quanto tali. Ma sotto la superficie, nasconde un attacco non meno venefico contro le donne.
La cosiddetta "lotta al patriarcato" non è altro che razzismo e sessismo alla rovescia, contro il "maschio bianco etero", con lo scopo di distruggere le radici stesse della civiltà e dell'identità europea e occidentale.
La retorica dell'uguaglianza a tutti i costi portata avanti negli USA sta facendo collassare molti centri d'eccellenza. Eppure in Italia ancora si stenta ad abbandonare gli strumenti della "discriminazione positiva", come la politica delle "quote"
Uno dei pilastri delle teorie wokeiste, l'intersezionalità, vorrebbe dividere l'umanità in categorie sulla base dei loro "privilegi". Tuttavia questa teoria non funziona nella realtà, dove sfumature e condizioni individuali travalicano gli schematismi.
Malgrado la diffusa credenza che il gender non abbia “nulla a che fare coi vecchi (veri) comunisti”, esso è comprensibile unicamente inquadrandolo nel proposito marxista di smantellare la nostra civiltà e ricostruirla su nuove basi distopiche.
Il "Campo Largo" in Sardegna si appropria di Grazia Deledda come feticcio. Ma la Premio Nobel non ha nulla a che fare col moderno femminismo, così come altre grandi donne del passato, citate troppo spesso a sproposito.
Bollettino del wokeismo, 3^ puntata. Dalle IA inclusive al pianto di coccodrillo della Crusca, dai figli trans al femminismo intersezionalista a Verona, fino al miglioriamo le statistiche sulla criminalità depenalizzando i crimini.
L'università di Torino si caratterizza per un elevata condiscendenza dei docenti verso l'estremismo di sinistra. Un'abitudine che può ritorcersi contro gli stessi professori...
La violenza contro le donne non è sistemica né colpa del fantomatico "patriarcato", ma conseguenza di un rapporto sbilanciato fra i sessi. E comunque minore in Italia che nei paesi "avanzati".