Economia cinese, la fine di una narrazione
L'economia cinese appariva come lanciata alla conquista del mondo. Ma numerosi segni sembrano annunciare una stagnazione prossima ventura, in particolare per ciò che riguarda gli investimenti stranieri.
L'economia cinese appariva come lanciata alla conquista del mondo. Ma numerosi segni sembrano annunciare una stagnazione prossima ventura, in particolare per ciò che riguarda gli investimenti stranieri.
L'offensiva asimmetrica di Anṣār Allāh ha messo in luce tutte le fragilità e le contraddizioni della globalizzazione. Ma ha anche ricordato, nuovamente, che la coesione dell'Occidente è mera apparenza. Gli interessi di Russia, Cina e Iran nella partita per il Mar Rosso.
La competizione tra grandi potenze non mostra segni di rabbonimento. Tra problemi interni e deficit esterni, gli Stati Uniti stanno lentamente perdendo ritmo e possesso palla nella partita per la transizione multipolare. Le policrisi degli anni precedenti sono destinate a dar vita a una permacrisi.
Nel luglio scorso il presidente cinese Xi Jinping e il primo ministro delle Isole Salomone Manasseh Sogavare hanno annunciato una partnership strategica globale, segnando un approfondimento dei legami tra le due nazioni.
Da alcuni anni la Cina sta reclutando ex piloti militari occidentali per missioni di consulenza e addestramento. La cosa ha generato preoccupazione e reazioni da più di un governo, timoroso che il regime comunista possa impossessarsi di dottrine, strategie e tattiche di potere aereo.
Da alcuni anni la Cina sta reclutando ex piloti militari occidentali per missioni di consulenza e addestramento. La cosa ha generato preoccupazione e reazioni da più di un governo, timoroso che il regime comunista possa impossessarsi di dottrine, strategie e tattiche di potere aereo.
La competizione tra grandi potenze è sbarcata in Terra Santa. Lo suggerisce, anzi lo comprova, il fatto che la guerra a sorpresa di Hamas contro Israele non sarebbe stata possibile senza il supporto di Russia, Iran e Cina.
L'avvento della fusione nucleare controllata potrebbe portare a bombe H "pulite" in grado di mettere in discussione la deterrenza fra superpotenze. Tuttavia un monopolio, anche solo temporaneo, da parte delle democrazie potrebbe assicurare anni di pace.
Presentato alla Camera il 25 settembre scorso, il dossier di Emanuel Pietrobon Guerra cognitiva, è stato ripreso da La Verità in un articolo di Alessandro Rico.