di [molongui_byline]
Lusingato dโesser tirato in ballo da una figura come quella del professor Vaj, la cui competenza ed esperienza possono solo che fungere da stimolo e motivazione per un accrescimento intellettuale.
Ha ragione il professore a sottolineare che non fornisca io alternative alla tecnologia. Non lo faccio perchรฉ ai miei occhi non sussiste โlโinevitabile necessitร โ dโaccogliere le istanze transumaniste e accelerazioniste nei termini in cui vengono spinte, quasi fossero qui per far un favore allโuomo. In questi tempi di tirannia sanitaria, continuo a ripetere come un disco rotto che, nellโEra Classica, anche senza Big Pharma si campava cent’anni o poco meno.ย Il sofista Gorgia, con unย sentimento che trascendeva arroganza ed orgoglio, ricordava dโessere campato fino a 108 anni โsenza mai aver fatto favore a nessunoโ. Diogene il Cinico arrivรฒ ad 89. Platone ad 80.
Colgo lโoccasione per ringraziarla di cuore, professor Vaj, per lโaccostamento che mโha reso edotto sulla figura di Aleksandr Dugin, mente impressionante, che non conoscevo e di cui sono giร profondamente affascinato.ย Per contestualizzare allโambito letterario russo le mie preoccupazioni, farei piuttosto un paragone con la mutazione biologica del protagonista del romanzo di Mikhail Bulgakov Cuore di cane.ย Vittima di una sadica manipolazione tale da generare una metamorfosi che, nonostante la sua โmostruosaโ innovativitร ed originalitร scientifica, ridusse in ogni caso il protagonista Pallinov a rassegnati amore e sottomissione verso il proprio carnefice. A nulla servirono i tentativi di rivolta contro il prof, Fillippovich ed il suo assistente Bormental, nรฉ tantomeno lo aiuterร lโassistenza di Svonder e del comitato.
Lei obietterร , a ragione, che Bulgakov faceva riferimento al proletariato russo ed al profondo cambiamento sociale che attraversava in quel momento storico il popolo russo – che il tovarish cane-uomo Pallinov rappresenta.ย Potrei quindi portare come esempio la trasmutazione interiore che il Raskolnikov dostojevskiano di Delitto e Castigo affronta dopo gli omicidi di Alyona Ivanovna e della sorella Lizaveta.ย Quella sensazione dโalienazione tra sรฉ stesso e gli altri, poi mutante in un lucido e legittimo, a sentir di Raskolnikov, โegoismo razionaleโ che giunge al punto di legittimare lโomicidio. Ma che porta Raskolnikov alla comprensione dโessere profondamente ed irrimediabilmente cambiato. โNavsegdaโ. Per sempre.ย Perchรฉ Raskolnikov ha sostanzialmente ucciso una parte di se stesso, che non riavrร mai piรน. Come cโinsegna anche Jordan Peterson.
Passando a considerazioni di carattere scientifico, lei saprร meglio di me come il nostro cervello, per non parlare del DNA, sia ancora un grandissimo mistero.ย Praticamente ancora nulla si sa del raro caso genetico della โChimeraโ, dove due embrioni di gemelli si fondono nelle fasi primordiali della gestazione, dando vita ad un singolo soggetto con due differenti codici genetici.ย La scienza brancola ancora nel buio su circa il 98% del nostro codice sorgente, materia definita โJunk DNAโ e molto controversa tra gli scienziati.ย Recenti studi hanno iniziato a gettare maggior luce sulla natura del nostro DNA Spazzatura, a testimonianza che le potenzialitร derivanti da una maggior comprensione del tema siano vaste – ed a mio modesto modo di vedere ampiamente preferibili ad una soluzione derivante da ibridazione tecnologica.
I rischi della Singolaritร credo, Professore, siano grandissimi, se solo andiamo a vedere lโimpatto che stanno avendo fenomeni sperimentali non invasivi nรฉ permanenti come il โBody Swappingโ esperibile tramite realtร virtuale.ย Non entro nemmeno nel tema del โBrain Hackingโ o nellโambito della Neuro Ethics trattato dalla professoressa Nita Faharany.
Non mi piace citare nuovamente James Lovelock ma, parafrasando una cosa interessante che dice nel testo che ho menzionato nellโarticolo fonte delle sue considerazioni: siamo cosi preoccupati di sapere che succede su Marte da ignorare che i mari (ed aggiungo io il centro del pianeta Terra) siano praticamente ancora dei colossali misteri per lโintelligenza umana.
Come testimonia anche il nome del mio blog su “Substack”, la tecnologia รจ per il sottoscritto fonte di riflessione ed analisi critica volta ad una rivalutazione del modo in cui usiamo la nostra intelligenza. Rivalutazione che non ho lโardire di pretendere corretta, ma per cui continuerรฒ a combattere finchรฉ il concetto continuerร ad avere la risonanza interiore che ha al momento in me.
Dicevaย Paul Valery in Petite lettre sur les mythes: โChe cosa saremmo senza lโaiuto di ciรฒ che non esiste?โ. ย Questa citazione, oltre a voler fornire risposta allโinterrogativo che lei pone nel suo testo, รจ anche lโincipit di un breve ma densissimo saggio di Peter Sloterdjik intitolato Falsa Coscienza ed edito in Italia da Mimemis.ย Dice lโautore: โLโesistenza appare immersa da sempre in un errore totalizzante dal quale รจ possibile liberarsi solo a prezzo dโimmensi sacrifici spirituali o, se questi si rilevano insufficienti, grazie allโintervento di una veritร irraggiungibile con mezzi umaniโ.
Preferisco ancorare la realtร umana ad una cultura e a dei concetti esoterici millenari, piuttosto che abbracciare con entusiasmo un cambiamento che arriva direttamente da quello che per me rappresenta il fulcro del mal de vivre che contraddistingue la collettivitร .ย Senza guardare in quellโoscuritร su cui Nietzsche cโammoniva, dicendo che โprima o poi inizierร a guardar dentro noiโ, che senso avrebbe la nostra presenza in questa fictio o, per dirla alla Dugin, “in questa grande parodia?โ.
Do per scontato che chi ci legge sia consapevole quanto noi del fatto che capitalismo ed affini altro non siano che dei surrogati, o forse per meglio dire dei Soros-gati, delle grandi fondazioni filantropiche e delle caritatevoli organizzazioni non-profit internazionali che guidano le campagne di vittimizzazione e moralizzazione delle masse. Fondazioni che agiscono autonomamente fino ad un certo punto, come i Big Global Players: Big Oil, Big Finance, Big Pharma, Big Tech, che sa meglio di me essere gentili concessioni dellโistituzione che ha governato esplicitamente il mondo da quasi 2 millenni.ย Dal materialismo che ha devastato la spiritualitร allโidea de Propaganda Fide che ha malleato lโidea di comunicazione fino alla contemporaneitร , Roma era, รจ e sarร Caput Mundi.
Ancora adolescente, comprai diverse copie di quelle bellissime raccolte da 100 pagine e 1000 lire della collana โI Tascabili Newtownโ. Tra queste, ancora rileggo ogni tanto Lโarte dโinvecchiare di Cicerone. Un’arte che ha il suo segreto, anche nella vecchiaia, nella vitalitร .ย โUn solo uomo, temporeggiando, ci restituรฌ la Repubblica โฆ Perciรฒ splende e splenderร sempre piรน la gloria di questโuomo”.
Professor Vaj: visto il suo rapporto con lโuniversitร della mia cittร , Padova, spero dโavere un giorno il piacere dโincontrarla per due chiacchiere – e na ombra, chiaramente.ย Cum potuerit.

Giulio Montanaro
Debutta come cronista nel 2000 per il gruppo "Il Gazzettino" e collabora nel corso degli anni con diverse testate e riviste. Talent scout ed agente nel settore della musica elettronica, coltiva una profonda passione per storia, filosofia, lingue e tecnologia. Autore del blog โRethinking Intelligenceโ su Substack.
Grazie per la (garbata) replica al mio intervento sul blog del Centro Studi Machiavelli in materia di transumanismo, prometeismo e spirito faustiano. Le ragioni di una scelta di valori essenzialmente neoluddita continuano perรฒ la non essere esplicitate, al di lร di una irriducibile avversione personale per l’inevitabile trasformazione nel tempo dell’uomo e del suo ambiente, cui nel bene e nel male nessuna specie รจ in grado di sfuggire. Per il resto, non so perchรฉ mai un transumanista dovrebbe essere portato a sottovalutare i misteri del cervello o del DNA, su cui anzi รจ probabile pensi che oggi non si faccia abbastanza ricerca; ad ignorare l’esplorazione degli oceani e della crosta terrestre a favore di una concentrazione esclusiva sullo spazio; o a vedere con favore monopoli, economici *e* tecnologici, cui di regola si oppone. Su tutte queste cose penso potrebbe essere perfettamente d’accordo con Montanaro senza alcun bisogno di rinunciare alle sue idee, anzi.