di Federico Cenci

Se esiste un simbolo del conformismo progressista, questo è la bandiera arcobaleno. Espressione della comunità Lgbt, viene brandita ormai non soltanto dagli omosessuali, ma anche dai chierici del pensiero dominante, mellifluo e politicamente corretto, corroborato da sponsor a sei zeri. Negli ultimi anni, addirittura, è stata sovente issata sui pennoni che si stagliano dai palazzi istituzionali. È capitato persino che fuori da alcune ambasciate, luoghi diplomatici per definizione, si vedesse la bandiera arcobaleno garrita al vento o srotolata da un balcone.

Un richiamo nei confronti delle ambasciate statunitensi è stato però lanciato un anno fa dall’amministrazione Trump. Come riferiva NbcNews sulla base di quanto avrebbero riferito tre diplomatici, le ambasciate statunitensi di Israele, Germania, Brasile e Lettonia avevano richiesto al Dipartimento di Stato USA di poter esporre la bandiera arcobaleno durante giugno, mese considerato dell’orgoglio Lgbt. Tuttavia, Washington avrebbe opposto un rifiuto alla loro richiesta. Secondo le dichiarazioni dei tre diplomatici statunitensi, il Dipartimento di Stato avrebbe concesso alle ambasciate di esporre le bandiere al proprio interno, ma non sui pennoni.

Un cambio di passo di Donald Trump rispetto al passato. Durante l’amministrazione Obama, infatti, le ambasciate statunitensi in varie parti del mondo ricevevano il permesso di esporre la bandiera arcobaleno. Ma il divieto non ha dissuaso molti a far sventolare comunque il simbolo degli Lgbt. Come raccontavano il “Washington Post” e il “Time“, l’anno scorso diverse ambasciate statunitensi hanno comunque deciso di issare quel vessillo.

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Nonostante Trump abbia il sostegno di alcuni gruppi Lgbt americani, secondo un recente sondaggio la maggioranza degli omosessuali degli Stati Uniti (circa il 50%) è elettore democratico, mentre il 15% è repubblicano. L’avversario alle prossime presidenziali di Trump, Joe Biden, è convinto che sulla questione Lgbt si giocherà una buona fetta della vittoria finale. È per questo che ha lanciato una campagna, come spiega CbsNews, per intercettare il massimo consenso tra gli omosessuali. Biden si è già impegnato, qualora venisse eletto, a eliminare immediatamente il divieto posto dall’amministrazione Trump alle persone transessuali di entrare nell’esercito. Sulla questione delle bandiere arcobaleno esposte fuori dalle ambasciate, non c’è nemmeno bisogno che Biden si pronunci.

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Giornalista e scrittore, ha lavorato per l’agenzia di stampa cattolica "Zenit" e per "In Terris". Attualmente collabora con varie testate, tra cui "Il Quotidiano del Sud", "Culturaidentità", "International Family News". Per Eclettica Edizioni ha dato alle stampe nel maggio 2020 il libro Berlino Est 2.0 - Appunti tra distopia e realtà.