Anche quest’anno è arrivato: il Pride Month, il “mese dell’orgoglio” che fu Gay Pride ma ormai celebra “l’uomo nuovo”: fluido, androgino, sradicato, fedele solo all’ideologia folle dei “risvegliati”. Ce lo ricordano i loghi arcobaleno delle aziende, gli spot “moraleggianti” contro la famiglia tradizionale, le sessioni di indottrinamento gender nelle scuole e via dicendo.

Quest’anno, va detto, si nota con piacere che la pervasività del Pride è meno opprimente. Ciò non avviene per caso né segnala “stanchezza” da parte dei suoi promotori. Si tratta dell’effetto di due boicottaggi d’alto livello che i conservatori americani, di recente, hanno intentato contro due aziende colpevoli di aver abbracciato e promosso l’ideologia gender: Bud Light e Target. I danni provocati a questi marchi sono stati tali che ora molti sono restii a schierarsi troppo apertamente, per timore di essere i prossimi della lista. (En passant: quando riusciremo a organizzare in Italia una società civile di stampo nazionale e conservatrice così capace di azioni militanti?).

Non lasciamoci tuttavia ingannare: è solo una parziale ritirata tattica. L’obiettivo strategico non è cambiato: imporre la nuova religione woke a tutti i popoli dell’Occidente.

L’anno scorso lanciammo una proposta dalle colonne di questo blog: contrapporre al Pride Month LGBTQ un Mese dell’Orgoglio Nazionale. Trenta giorni in cui celebrare non certo i nostri orientamenti sessuali (o parafilie), ma qualcosa che davvero definisce l’identità di ciascuno di noi: le origini. I nostri avi e la nostra storia. La nostra cultura e i nostri eroi.

Perciò, per tutto il mese di giugno i nostri loghi nei social non saranno dell’usuale giallo-blu né tantomeno tinti d’arcobaleno, ma saranno tricolori: verde, bianco e rosso. Per l’intero mese di giugno vi proporremo contenuti dedicati, sia sul sito sia sui social, pensati per celebrare con orgoglio l’italianità.

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Speriamo saranno di vostro gradimento e che, anzi, vorrete proporcene di ulteriori. Celebrare l’italianità significa celebrare i nostri padri. Se avete un ricordo particolare di un vostro avo, distintosi per meriti verso la nazione, o per aver combattuto per l’Italia, o semplicemente per aver costruito col suo duro lavoro questo Paese, saremo felici di riceverlo e divulgarlo.

Vogliamo restituire il mese di giugno a tutti gli Italiani. O, almeno, a quelli orgogliosi di esserlo. Come noi.

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Fondatore e Presidente del Centro Studi Machiavelli. Laureato in Scienze storiche (Università degli Studi di Milano) e Dottore di ricerca in Studi politici (Università Sapienza), è docente di "Storia e dottrina del jihadismo" e "Geopolitica del Medio Oriente" all'Università Cusano. Dal 2018 al 2019 è stato Consigliere speciale su immigrazione e terrorismo del Sottosegretario agli Affari Esteri Guglielmo Picchi. Il suo ultimo libro (come curatore) è L'attualità del sovranismo. Tra pandemia e guerra.