di Alessandro Previdi

“รˆ triste sia finita cosรฌ, ed รจ accaduto anche per il clima di odio che si respira a Como. [โ€ฆ] Sรฌ, รจ frutto dell’odio. Il senso di diffidenza e contrapposizione si รจ diffuso ovunque e ha esasperato gli animi. Da tutte le parti c’รจ chi ha fomentato troppo il clima. La strada giusta sarebbe quella dell’accoglienza dell’altro, รจ il dialogo che porta alle soluzioni. [โ€ฆ] Ma il dramma vero รจ l’intolleranza, il clima avvelenato che non permette di trovare soluzioni praticabili”.

Queste sopra riportate sono le parole di Roberto Bernasconi, presidente della Caritas di Como, in seguito allโ€™omicidio di don Roberto Malgesini, un sacerdote attivo nel sociale. Per chi le leggesse, ignaro della storia dietro la tragica vicenda, la spiegazione potrebbe essere una e una soltanto: don Malgesini รจ caduto vittima di odio anticattolico, forse addirittura รจ stato un atto terroristico, come fu lโ€™omicidio di padre Jacques Hamel, sequestrato e sgozzato in odium fidei da due giovanissimi islamici.

No, invece, non รจ odio anticattolico quello a cui si riferiva Bernasconi: e don Malgesini non รจ morto per la sua fede ma perchรฉ il suo assassino, Ridha Mahmoudi, tunisino irregolarmente in Italia, ha ritenuto che โ€œfosse giusto cosรฌโ€. Si parla di problemi psichiatrici noti e conclamati: questione che verrร  approfondita nelle debiti sede ma che sarebbe smentita dalle prime analisi e dal fatto che Mahmoudi avesse, fino a quel momento, avuto una vita tutto sommato normale. Nemmeno un dramma dovuto alla follia, ma piรน probabilmente semplice malvagitร , uno scoppio dโ€™ira, unโ€™attitudine personale alla violenza; il tunisino aveva precedenti per resistenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio, maltrattamenti.

A cosa si riferisce quindi, Bernasconi?
Allโ€™odio sovranista, al veleno sparso dalle destre, al clima di intolleranza. Lo rende chiaro lo stesso presidente della Caritas quando parla di incapacitร  di accogliere, lo esplicita quando cita la chiusura di un campo di accoglienza da parte di Salvini come uno dei prodromi di questo fatto di sangue. E allora rileggere le sue parole allโ€™interno dellโ€™intervista rende tutto incomprensibile. Perchรฉ diventano parole del tutto vuote, prive di significato, parole ripetute come farebbe una macchinetta. Un crimine compiuto da un immigrato irregolare, con precedenti violenti, nei confronti di un uomo al quale non poteva che essere grato per lโ€™aiuto che riceveva diventa un reato a bollino sovranista. Follia pura, ma cโ€™รจ del metodo in questa follia. Lo sa bene il sempre attivo Gad Lerner che ha subito ritwittato le parole di Bernasconi.

Il punto su cui voglio convergere perรฒ รจ un altro: ovverosia il potere creativo โ€“ e distruttivo โ€“ delle parole. Bernasconi non fa quasi mai riferimenti espliciti alle destre, ma non usa termini casuali. Lancia nel suo discorso, piรน e piรน volte, quella che da anni รจ diventata la parolina magica per tacitare qualsiasi opposizione: odio. Richiedere sicurezza o rispetto delle leggi รจ odio, manifestare opposizione allโ€™immigrazione sregolata รจ odio. Ma anche opporsi al DDL Zan รจ odio, odio omofobo ma dello stesso stampo dellโ€™odio razzista; odio omofobo รจ quello di chi osa alzare la voce contro le simpatiche occasioni di convivio fra bambini e uomini di mezza etร  vestiti da fatine. Lโ€™odio รจ ciรฒ contro cui lotta Silvia Romano con un progetto contro lโ€™islamofobia. Farsi due domande sulla sua conversione, avvenuta presso un gruppo islamico terrorista, neanche a dirlo, non potrร  che essere odio religioso allo stato puro e perchรฉ no pure un poโ€™ misogino.

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Per restare in tema, le battute sessiste โ€“ o percepite tali โ€“ non sono semplicemente cattivo gusto, sono odio misogino; che poi, chi รจ senza peccatoโ€ฆ Come dimenticare poi la campagna #odiareticosta; ad oggi il loro sito e la pagina Facebook non espongono un singolo caso patrocinato con successo contro gli โ€œodiatoriโ€ del web, ma la grancassa mediatica ha ingigantito la questione a tale punto che lโ€™impeccabile Cathy Torre sembra essersi auto-lanciata alla candidatura come sindaco di Bologna.

รˆ una grande, e straordinariamente efficace, operazione linguistica e culturale. Il termine โ€œodioโ€ รจ una parola forte nella lingua italiana, non รจ semplice opposizione, magari motivata e argomentata. No, รจ un sentimento viscerale, strisciante, potentissimo se non viene fermato. รˆ la radice del male e chi sparge questo male va combattuto: per cui diventa assolutamente possibile che il responsabile del coltello piantato in corpo a don Malgesini sia nientemeno che Salvini.

E pensare che a destra, pochi anni fa, era stata compiuta unโ€™operazione clamorosa proprio in questo senso: il termine โ€œrisorseโ€ o โ€œrisorse boldrinianeโ€ usato in senso sarcastico era diventato un mantra ripetuto sotto gli articoli dei giornali a tema reati compiuti da immigrati (il cui numero certo non scarseggiava e non scarseggia). Operazione politicamente scorrettissima ma di grande efficacia. Poi, purtroppo, piรน nulla; ci si appiattisce sul definire โ€œnazisti rossiโ€ o โ€œsquadristiโ€ le opposizioni violente della sinistra, facendo cosรฌ il giochino del nemico.

Urge, e ogni giorno sempre di piรน, uscire dagli schemi creati dalla parte avversa. Piรน che โ€œpensare fuori dalla scatolaโ€, distruggerla.

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Giurista schmittiano e studioso di geopolitica