Dopo terra, mare e cielo, i tre tradizionali teatri bellici, il XX secolo ha visto nascere quelli di spazio e cyberspazio. A questi cinque ambiti della moderna guerra va ora aggiunto un sesto dominio: quello neurologico. Un dominio che si rivolge direttamente alla mente dei nemici, non solo mirando al morale, alle informazioni o all’ingegneria comportamentale, ma anche all’hardware umano, ossia al cervello e al sistema nervoso.
SOMMARIO ESECUTIVO
- La sesta dimensione della conflittualità, la mente, include al suo interno quattro modi di fare la guerra al cervello umano: la guerra informativa, la guerra psicologica, la guerra cognitiva e la guerra neurologica.
- La guerra neurologica è un particolare tipo di guerra mente-centrica che prevede l’utilizzo di agenti chimici, biologici e radiologici pensati per danneggiare, anche gravemente, il sistema nervoso del bersaglio.
- Esistono soltanto due casi documentati di applicazione sul campo di armi neurologiche – il Segnale di Mosca e il Ronzio dell’Avana – mentre è noto che gli Stati Uniti abbiano effettuato ampie ricerche sulle sostanze neuro-incapacitanti durante la Guerra fredda.
- La Cina ha inaugurato negli anni 2010 quello che è ritenuto il programma neuro-militare più vasto e ambizioso della contemporaneità. Il collaudo su bersagli probabilmente occidentali delle prime neuro-armi di produzione cinese è questione di tempo.
- L’aggravamento della competizione tra grandi potenze, che ha già creato un clima di guerra ibrida permanente, impone l’adozione di visioni sulla sicurezza nazionale che siano lungimiranti e anticipatorie. È giunto il momento di iniziare un’attività di riflessione globale sulla dimensione mentale della conflittualità.
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Dossier 53 - Neuro-armi. Il futuro delle guerre ibrideEmanuel Pietrobon
Analista geopolitico, consulente di politica estera e scrittore. Laureato in Area and global studies for international cooperation (Università di Torino), si è formato tra Italia, Polonia, Portogallo e Russia. Specializzato in guerra ibride, questioni latinoamericane e spazio post-sovietico.
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