Dopo l’inatteso ed enorme successo de Il mondo al contrario, Roberto Vannacci è tornato in libreria con “Il coraggio vince“, la sua autobiografia edita da Piemme. Subito stroncata dai recensori ideologicamente ostili come “inutile“, “ridicola“, addirittura ostile ai malati psichiatrici (!), questa nuova opera del Generale Vannacci è in realtà una lettura piacevole, che ripercorre una vita indubbiamente eccezionale (a quanti capita di entrare nei reparti speciali, diventare generale e poi autore di bestseller?). L’Autore, consapevolmente, non indossa una maschera di modestia o umiltà: per non tradire il suo stile diretto e schietto, sottolinea ogni successo e impresa. È una baldanza un po’ trumpiana (se vogliamo cercarvi un equivalente in politica, dove forse approderà presto anche il Generale), uno stile spavaldo capace di far infuriare i detrattori e di esaltare gli ammiratori. Vannacci, credo, ne era ben consapevole mentre scriveva; e godeva molto nell’immaginarsi l’entusiasmo degli uni e la stizza degli altri.

Il coraggio vince, tuttavia, non è solo racconto biografico. Qua e là l’Autore vi ha disseminato brevi riflessioni. Sono spesso sentenze lapidarie, o sviluppate in poche frasi, ma che si fanno ben notare all’interno dell’opera per la loro profondità.

Abbiamo selezionato alcune di queste riflessioni contenute nel libro. Eccole.
(D.S.)

roberto vannacci, centro studi machiavelli

Roberto Vannacci alla nostra presentazione de “Il mondo al contrario” a Figline Valdarno.

Sull’arte del comando

Sono accerchiato da così tante incombenze che fatico a distinguere l’essenziale dal residuale. Mi concentro proprio su questo aspetto, che poi è la chiave dell’arte del comando. Se capisco cosa conta davvero, il resto trova una collocazione.

L’importante è infondere entusiasmo, speranza, sicurezza, conoscenze. La base vacilla se percepisce la fragilità del vertice. Questa è una delle prime lezioni che s’imparano al comando di uomini.

Sull’affrontare i momenti avversi

Quando sei in difficoltà devi essere convinto che prima o poi il tuo momento arriverà. Ma dovrai essere lucido e determinato per coglierlo, abbastanza forte per sfruttarlo.

Sulla paura

La paura è un’amica che ti tiene in vita; quando diventa panico ti uccide.

roberto vannacci, centro studi machiavelli

Roberto Vannacci alla nostra presentazione de “Il mondo al contrario” a Figline Valdarno.

Sul non retrocedere

Ritrattare posizioni significa inserire incoerenza nel racconto generale e offrire una breccia, una fessura a chi vuole incunearsi per distruggere tutto.

Sulla tradizione

Noi pensiamo alle tradizioni come a espressioni del sapere vecchie, cristallizzate nel tempo; al contrario, sono ciò che di meglio l’uomo ha prodotto, tanto da attraversare il tempo.

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roberto vannacci a firenze, centro studi machiavelli, 19 aprile 2024