In riferimento alla polemiche giornalistiche e politiche suscitate dalla recente presentazione del saggio “Biopoetica”, il Centro Studi Politici e Strategici Machiavelli intende precisare quanto segue.

Il Centro Studi Machiavelli vuole stimolare il dibattito e il confronto di idee. Ciò è vero soprattutto per la nuova serie editoriale “Machiavelli Idee”, in cui il testo in oggetto è inserito. Non ogni parola scritta nelle sue pubblicazioni o pronunciata nei suoi convegni trova necessariamente l’accordo del Centro Studi, il quale, pure al suo interno, è caratterizzato da una pluralità di visioni.

Ciascun autore o relatore è responsabile di ciò che scrive o dice. Il Centro Studi si limita ad ospitarli, con piacere, per alimentare un dibattito informato e una dialettica di idee.

Nella conferenza in oggetto sono emerse più posizioni. Ad esempio, il Presidente del Centro Studi ha dichiarato esplicitamente la sua contrarietà a rivedere la Legge 194 in senso restrittivo, e giudicato contraria alla sua morale e coscienza l’ipotesi di impedire a una donna vittima di stupro di ricorrere all’aborto. Tuttavia, i media hanno omesso di citarlo.

Il Centro Studi ritiene doveroso sottolineare anche che l’On. Simone Billi, al pari di molti altri deputati in passato, ha ospitato l’evento per permettere un libero dibattito, senza pretendere di conoscere tutto ciò che sarebbe stato detto e, ovviamente, senza bisogno di avallarlo. Lo ringraziamo per questo impegno a favore della libertà d’espressione e ci rammarichiamo che sia oggi al centro di attacchi pretestuosi, per giunta imputandogli idee e posizioni che, come ha chiarito, non condivide.

Sottolineiamo inoltre che il partito Lega Salvini Premier è del tutto estraneo all’organizzazione della conferenza. In nessuna fase e a nessun titolo, né il partito né alcun suo membro vi ha partecipato.

Precisiamo, infine, che i membri del Consiglio Scientifico non sono coinvolti nel vaglio e nell’approvazione dei testi che pubblichiamo. In particolare, il Ministro Valditara non ha avuto alcun ruolo né conoscenza della pubblicazione e del convegno.

In conclusione, ribadiamo che il Centro Studi Machiavelli intende continuare a operare affinché i valori tradizionali, tra cui la difesa dell’infanzia e della maternità, trovino maggiore espressione e applicazione nella nostra società. Non ha tuttavia mai lavorato, né ha in programma di farlo, alla modifica in senso restrittivo della Legge 194 sull’aborto. Ciò è stato esplicitato anche durante il convegno dal suo massimo rappresentante, ma purtroppo la cosa è stata ignorata nei resoconti giornalistici.