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La sicurezza alimentare nell’Indo-Pacifico è una delle principali sfide che le nazioni della regione devono affrontare, data la sua vasta e diversificata geografia, l’alto tasso di crescita demografica, le risorse naturali limitate, i cambiamenti climatici e le problematiche legate all’accesso e alla distribuzione dei cibi. La regione dell’Indo-Pacifico comprende sia Paesi sviluppati che in via di sviluppo, con differenze significative in termini di ricchezza, accesso alle risorse e vulnerabilità. Tuttavia, la sicurezza alimentare è una preoccupazione che unisce pressoché tutte le nazioni della regione. La sicurezza alimentare si riferisce alla condizione in cui tutte le persone hanno accesso a cibo sufficiente, sicuro e nutriente, che soddisfi le loro necessità alimentari per una vita sana e attiva.

Sicurezza alimentare: cos’è?

L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) definisce la sicurezza alimentare attraverso quattro dimensioni principali: (a) disponibilità, la quantità di cibo disponibile in un dato momento; (b) accessibilità, cioè la capacità economica delle persone di accedere a cibo sufficiente e nutriente; (c) utilizzo, ovvero come il cibo viene utilizzato, che include aspetti legati alla qualità nutrizionale e all’igiene; (d) stabilità, vale a dire la capacità di sostenere l’accesso al cibo nel tempo, senza che fattori esterni, come i cambiamenti climatici o le crisi economiche, minaccino la sua stessa disponibilità.

Le sfide per la sicurezza alimentare nell’Indo-Pacifico sono molteplici e complesse. Il cambiamento climatico è una delle principali minacce alla sicurezza alimentare nella regione. L’Indo-Pacifico è una delle aree più vulnerabili agli effetti dei cambiamenti climatici, con fenomeni come l’aumento del livello del mare, che minaccia le terre agricole e la salinità delle risorse idriche nelle isole più basse e negli atolli, come nelle Maldive, Kiribati, Nauru e Tuvalu; eventi meteorologici estremi quali tifoni, cicloni e inondazioni devastanti che danneggiano le coltivazioni agricole, distruggono infrastrutture e interrompono la catena di approvvigionamento alimentare; siccità e temperature elevate che influiscono negativamente sulla disponibilità di acqua e sulla resa agricola, con impatti particolarmente negativi per i Paesi che dipendono dall’agricoltura di sussistenza.

L’equazione fra bocche da sfamare e cibo prodotto

Molti Paesi dell’Indo-Pacifico, come l’India, la Cina, l’Indonesia, e le Filippine, stanno vivendo una rapida e inarrestabile crescita della popolazione. Con una crescente domanda di cibo, la capacità di produrre abbastanza alimenti per soddisfare le necessità alimentari di una popolazione in espansione diventa una sfida enorme. La crescente domanda di cibo spesso supera l’offerta, aumentando inevitabilmente i prezzi e riducendo l’accesso per le persone vulnerabili. La sostenibilità agricola è un’altra grande sfida che la regione si trova a dover affrontare. Mentre alcuni Paesi dell’Indo-Pacifico sono grandi produttori agricoli come ad esempio l’India per riso e grano e l’Indonesia per riso e olio di palma, la crescente intensificazione agricola, l’uso di pratiche agricole non sostenibili e la scarsità di terra fertile rendono difficile aumentare la produzione agricola senza danneggiare l’ambiente. Inoltre, l’uso eccessivo di fertilizzanti e pesticidi danneggia la qualità del suolo e la biodiversità. Nonostante l’alto livello di crescita economica in alcune aree dell’Indo-Pacifico, la povertà è ancora un problema significativo. Secondo la Banca Mondiale, milioni di persone nella regione non possono permettersi cibo sufficiente o nutriente. La disuguaglianza nell’accesso alle risorse alimentari e alle tecnologie agricole moderne è una delle principali cause di insicurezza alimentare. Le popolazioni rurali e quelle che vivono in povertà sono particolarmente vulnerabili. Le catene di fornitura alimentare sono complesse ed estremamente vulnerabili agli shock esterni. Le interruzioni nei commerci internazionali, a causa di conflitti geopolitici, pandemie o disastri naturali, possono influenzare negativamente la sicurezza alimentare. Infatti i Paesi che dipendono dalle importazioni di grano, come l’Indonesia e le Filippine, possono affrontare gravi problemi di approvvigionamento alimentare. Le tensioni geopolitiche possono anche compromettere il commercio di risorse naturali, come l’olio di palma e il riso con gravi implicazioni, dirette e indirette, su una quantità di beni e sulla catena alimentare mondiale.

Lavoro, educazione e organizzazione contro le avversità

Alcune iniziative regionali mirano a migliorare la sicurezza alimentare nell’Indo-Pacifico. Un esempio è l’Asia-Pacific Economic Cooperation (APEC), che promuove politiche agricole sostenibili e il miglioramento delle tecnologie agricole. Inoltre, l’ASEAN (Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico) ha creato politiche comuni per sostenere la produzione agricola e migliorare l’accesso al cibo nella regione. Le organizzazioni internazionali come la FAO, le Nazioni Unite, la Banca Mondiale e il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) sono coinvolte in progetti che migliorano la produttività agricola, l’adattamento ai cambiamenti climatici e l’infrastruttura alimentare. Come per esempio l’Asia-Pacific Adaptation Network (APAN), che lavora per migliorare la resilienza agricola agli effetti del cambiamento climatico. L’adozione di tecnologie agricole moderne è fondamentale per migliorare la produttività. In molti Paesi asiatici e del Pacifico, l’introduzione di tecniche come l’irrigazione a goccia, l’agricoltura di precisione e l’uso di droni e big data per monitorare le coltivazioni sta iniziando a fare la differenza, aumentando la resa agricola e riducendo gli sprechi. In alcune aree della regione, vi è un crescente impegno per la sostenibilità ambientale. Ad esempio, nella promozione di pratiche agricole rigenerative e la protezione delle risorse naturali, come le terre agricole e le riserve di acqua dolce, un tema crescente, soprattutto in Paesi come l’Australia e l’Indonesia.

Educare le popolazioni rurali a pratiche agricole sostenibili, migliorare l’accesso a informazioni agrarie e incentivare politiche di sicurezza alimentare locali sono fattori essenziali per migliorare la situazione della sicurezza alimentare nell’Indo-Pacifico. La sicurezza alimentare nell’Indo-Pacifico è una questione articolata che coinvolge numerosi fattori, tra cui il cambiamento climatico, la crescita demografica, le disuguaglianze socio-economiche e la vulnerabilità alle crisi globali. La regione affronta sfide significative, ma anche opportunità per migliorare la resilienza agricola, promuovere l’innovazione e rafforzare la cooperazione regionale. Una risposta coordinata, che unisca scienza, tecnologia, educazione e politiche sostenibili, è di fondamentale importanza per garantire che la regione possa affrontare le sfide alimentari future.

Foto: piantumazione di mangrovie in Kiribati – CC 2.0 sa by Planting Mangrovie

Le opinioni espresse negli articoli del Belfablog sono quelle dei rispettivi autori e potrebbero non rispecchiare le posizioni del Centro Studi Machiavelli

diego massimiliano de giorgi
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Manager, banchiere di investimento e diplomatico. Si occupa di affari internazionali e di affari pubblici globali per organizzazioni private e pubbliche, governi e attori non statali in diversi settori.