“La Verità” ha pubblicato, nell’edizione cartacea del 10 ottobre u.s. e nel suo sito, estratta dal libro di Stefano Graziosi e Daniele Scalea Trump vs. everyone. America (and the West) at the crossroads, la postfazione firmata da Giancarlo Giorgetti.

 

Il saggio di Stefano Graziosi e Daniele Scalea è di estremo tempismo ed aiuterà senza dubbio coloro che lo leggeranno a farsi un’idea più completa e corretta di ciò che ruota attorno al voto americano del 3 novembre.

Gli autori hanno voluto intitolare il loro volume Trump contro tutti: una scelta emblematica, che ne dimostra il desiderio di evidenziare la condizione di isolamento in cui il Presidente si è venuto a trovare sin dalla sua decisione di candidarsi nel 2015. La discesa in campo di Trump, in effetti, ha disturbato un cartello di forze politiche ed economiche incredibilmente potente, capillarmente ramificato nel Congresso, nei partiti e nella burocrazia, con terminali attivi anche all’estero. Persino nel proprio entourage alla Casa Bianca, il Presidente ha dovuto fare i conti con le piccole e grandi infedeltà di chi gli era vicino e lo ha ostacolato nella gestione dei dossier più importanti.

Poi ci sono state le inchieste, che non hanno condotto ad alcun risultato, salvo quello di intimidirlo e fermarlo, specialmente nello sviluppo del dialogo con la Russia, e le campagne mediatiche, spesso basate proprio su quelle fake news di cui Trump è stato accusato di essere un produttore seriale.

READ ALSO
USA: Democrats are losing black men

The tutti contro cui Trump si è trovato a combattere sono questi: coloro che avevano più da temere da un drastico cambio degli orientamenti politici interni ed internazionali cui si sarebbe improntata l’azione della sua amministrazione: i media delle due coste, in primo luogo, che hanno contribuito decisivamente a plasmare in senso negativo l’immagine di Trump, con ricadute ben visibili anche da noi.

E poi quella parte dell’establishment gelosa delle prerogative e delle soddisfazioni garantite dall’esercizio di una maggiore influenza: interi settori del corpo diplomatico americano, ad esempio, e persino della gerarchia militare, contro cui recentemente Trump ha diretto i suoi strali, accusandoli di aver ostacolato il suo tentativo di porre fine alle guerre interminabili in cui sono coinvolti gli Stati Uniti. In effetti, molte scelte annunciate dal Presidente hanno faticato a concretizzarsi proprio a causa di questo tipo di resistenza burocratica, con l’effetto di costringere Trump a fare da solo, forse per sorprendere i suoi collaboratori più dei propri avversari dichiarati, con le inevitabili conseguenze del caso. …CONTINUA A LEGGERE SU LA VERITÀ…