C’รจ una Chiesa che ospita culti panteisti e politeisti in Vaticano, lancia crociate contro il cambiamento climatico, invoca l’accoglienza ai migranti sempre e ovunque, “scomunica” i sovranismi, discute di superamento del celibato sacerdotale e di diaconato femminile. E ce n’รจ un’altra che si dedica innanzitutto a costruire una rete di resistenza contro la “dittatura del relativismo”, contro l’ideologia multiculturalista e Lgbt, in difesa intransigente dei “valori non negoziabili” e della famiglia naturale.
La crescente percezione di una divaricazione tra due approcci molto diversi sotto l’attuale papato viene evidenziata al massimo grado, nelle ultime settimane, dalla contemporaneitร di due eventi. A Roma il Sinodo sull’Amazzonia, che ha aperto a forme di sincretismo religioso e all’ampliamento della funzione sacerdotale. A Varsavia, negli stessi giorni, una serie di convegni concluso dalla sessione Il futuro dell’umanitร passa attraverso la famiglia, organizzata dal movimento Europa Christi, con la partecipazione di cardinali, vescovi e teologi da vari paesi, nel corso del quale รจ stata resa nota la richiesta ufficiale, inoltrata al papa dalla Conferenza episcopale polacca, di proclamare S. Giovanni Paolo II patrono d’Europa.
Non รจ certo soltanto per la sua origine nazionale che la figura di Karol Woityla รจ divenuta il simbolo di questo schieramento intransigente, sempre piรน radicato nell’area Visegrad ed in espansione ulteriore. Giovanni Paolo II fu il leader di una Chiesa pronta a combattere senza paura nรฉ complessi di inferioritร contro le ideologie mondane: additando il nuovo secolarismo occidentale come minaccia alla libertร umana altrettanto preoccupante del comunismo appena caduto, schierandosi fermamente in difesa della famiglia nell’esortazione apostolica Familiaris Consortio (1981), e poi offrendo nell’enciclica Veritatis Splendor (1993) la piรน granitica rivendicazione della inscindibile unione di fede e dottrina. Intorno al nome del pontefice polacco si sta ora saldando un fronte molto ampio sconcertato dalla diluizione dell’identitร cattolica favorita da papa Francesco, che unisce i paesi slavi con gran parte delle Chiese nordamericane e africane, passando per i movimenti laici pro-life e pro-famiglia europei. Un fronte convinto che la prioritร assoluta per i cattolici oggi sia la battaglia contro l’ideologia delle รฉlites globaliste che sta portando un attacco potenzialmente mortale al cristianesimo e alla civiltร euro-occidentale.
Se questa dualitร sempre piรน evidente nel corpo del cattolicesimo sfocerร in una lacerazione irreparabile, o in uno storico riorientamento della Chiesa, non sappiamo. Ma senza dubbio si avvicina, su questi punti, il momento di un chiarimento decisivo.
Eugenio Capozzi รจ professore ordinario di Storia contemporanea, consigliere scientifico del Centro Studi Machiavelli.
Professore ordinario di Storia contemporanea all'Universitร Suor Orsola Benincasa di Napoli. ร Consigliere Scientifico del Centro Studi Machiavelli.
Fa parte del comitato scientifico della rivista accademica "Ventunesimo secolo. Rivista di studi sulle transizioni".
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