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EXECUTIVE SUMMARY
  • La cybersecurity nello spazio è diventata una delle sfide più rilevanti della nostra era, posizionandosi al centro delle dinamiche geopolitiche e tecnologiche globali.
  • Le infrastrutture orbitali, come i satelliti per telecomunicazioni, navigazione e meteorologia, sono fondamentali per la società contemporanea, ma sempre più vulnerabili ad attacchi cibernetici. Eventi come l’attacco al satellite Galileo nel dicembre 2024 sottolineano l’urgenza di strategie efficaci per proteggere questi sistemi critici.
  • Le minacce cibernetiche alle infrastrutture spaziali, le implicazioni per la competizione tra potenze globali evidenziano l’importanza di soluzioni innovative come l’intelligenza artificiale, la blockchain e le tecnologie di Digital Forensics.
  • In un contesto di crescente competizione globale, garantire la sicurezza nello spazio è essenziale non solo per prevenire sabotaggi, ma anche per costruire un ecosistema resiliente e sostenibile.
 La Cybersecurity nello spazio quale nodo cruciale tra tecnologia e geopolitica

Con l’aumento delle attività spaziali e della dipendenza dalle infrastrutture orbitali, la sicurezza cibernetica nello spazio emerge come una questione cruciale per la protezione di interessi nazionali e internazionali. Le politiche di sicurezza spaziale si intrecciano inevitabilmente con le dinamiche geopolitiche globali, poiché il dominio spaziale non è soltanto una risorsa tecnologica, ma anche un elemento strategico nella competizione tra potenze emergenti e consolidate. Per i paesi in via di sviluppo, l’accesso sicuro allo spazio rappresenta una leva per colmare il divario tecnologico, mentre per le nazioni già avanzate si configura come uno strumento di consolidamento del potere economico e militare. Satelliti per telecomunicazioni, navigazione, meteorologia e osservazione della Terra costituiscono nodi fondamentali della società moderna, rendendo il loro funzionamento sicuro un elemento imprescindibile per la stabilità globale. L’attacco cibernetico al satellite commerciale Galileo nel dicembre 2024, che ha temporaneamente compromesso i servizi di navigazione in Europa e causato disagi significativi a servizi logistici e infrastrutture critiche, evidenzia l’urgenza di affrontare queste sfide con maggiore determinazione. Tale attacco rappresenta anche un monito sulla necessità di politiche di sicurezza spaziale che integrino considerazioni geopolitiche, in particolare per le potenze emergenti nello spazio.

L’espansione delle minacce

L’evoluzione tecnologica ha reso i satelliti sempre più interconnessi e digitalizzati, esponendoli a una vasta gamma di minacce, tra cui vulnerabilità nei protocolli di comunicazione e nella gestione remota dei sistemi. Ad esempio, attacchi documentati come quello subito nel 2022 dal sistema satellitare ViaSat in Ucraina dimostrano come attori statali possano sfruttare vulnerabilità per sabotare infrastrutture critiche. Gli attacchi cibernetici contro queste piattaforme possono includere il dirottamento dei segnali, l’interferenza nelle comunicazioni, l’interruzione dei servizi essenziali e, in casi estremi, la presa di controllo del sistema satellitare stesso.

La proliferazione di satelliti LEO [Low Earth Orbit, orbita terrestre bassa, non superiore ai 2.000 km dalla superficie, NdR], che operano in reti interconnesse, crea un ecosistema complesso e vulnerabile, dove un attacco a un singolo nodo può potenzialmente propagarsi a tutta la rete. Una possibile ispirazione per mitigare tali rischi può essere trovata nei sistemi biologici, che spesso presentano meccanismi di resilienza distribuita capaci di contenere i danni. L’adozione di modelli simili nel design delle reti satellitari potrebbe ridurre significativamente l’impatto di un attacco cibernetico.

Le minacce provengono da attori statali e non statali, spesso con l’obiettivo di destabilizzare, spiare o sabotare infrastrutture critiche. La crescente commercializzazione dello spazio, con l’ingresso di attori privati e startup, amplifica il problema, poiché molti operatori adottano standard di sicurezza meno rigorosi rispetto a quelli delle agenzie spaziali governative. Un rapporto dell’Agenzia Spaziale Europea pubblicato nel dicembre 2024 conferma che la rapida espansione del settore privato ha aumentato la superficie di attacco disponibile per i cybercriminali. Questa evoluzione si inserisce in un contesto globale di crescente competizione geopolitica, dove il controllo delle risorse spaziali rappresenta un nuovo terreno di scontro.

La complessità della sicurezza satellitare

Un satellite moderno è una combinazione di hardware avanzato e software complesso, con numerose interfacce di comunicazione come bande radio, link ottici e sistemi di uplink and downlink. Ad esempio, i link ottici, pur offrendo velocità e sicurezza superiori, possono essere vulnerabili ad attacchi di intercettazione tramite dispositivi specializzati. Le bande radio, invece, sono frequentemente prese di mira per operazioni di jamming, che possono compromettere la trasmissione dei segnali. Questi sistemi sono progettati per operare in ambienti ostili e devono garantire affidabilità e resistenza agli attacchi sia fisici sia cibernetici. La sicurezza deve essere integrata in ogni fase del ciclo di vita, dalla progettazione al lancio, fino alla dismissione del satellite.

Un aspetto critico è rappresentato dai segmenti di controllo a terra, spesso considerati il punto debole dell’architettura spaziale. Gli operatori terrestri utilizzano reti di comunicazione per inviare comandi ai satelliti e ricevere dati, rendendo queste connessioni vulnerabili ad attacchi come l’intercettazione e il sabotaggio. La Digital Forensics gioca un ruolo cruciale nell’identificare tali attacchi, analizzando i flussi di dati intercettati e tracciando le origini delle intrusioni. Tecniche avanzate, come l’analisi dei log di comunicazione e il rilevamento di anomalie nei protocolli di trasmissione, possono fornire prove fondamentali per attribuire la responsabilità degli attacchi. Inoltre, l’utilizzo di sensori integrati nei segmenti di controllo potrebbe migliorare la raccolta e la conservazione delle prove digitali in tempo reale, incrementando l’efficacia delle indagini post-incidente. La Digital Forensics può giocare un ruolo essenziale in questo contesto, consentendo l’identificazione e l’attribuzione degli attacchi tramite analisi dettagliate delle comunicazioni compromesse. Soluzioni innovative, come l’uso di robot o droni per la manutenzione e l’aggiornamento dei sistemi in orbita, potrebbero inoltre mitigare le limitazioni operative legate all’architettura spaziale attuale.

Strumenti di difesa e strategie di mitigazione

Le tecniche di protezione dei sistemi spaziali devono combinare soluzioni tecnologiche avanzate e approcci strategici. Ad esempio, l’implementazione del quantum key distribution (QKD) consente di garantire un livello di sicurezza superiore nelle comunicazioni satellitari. Questo sistema sfrutta le proprietà della meccanica quantistica per creare chiavi di crittografia a prova di intercettazione, riducendo significativamente il rischio di compromissione dei dati. Tra le misure fondamentali rientrano l’implementazione di crittografia avanzata, come il quantum key distribution (QKD), per proteggere le comunicazioni, l’autenticazione multifattoriale per accedere ai sistemi di controllo e l’utilizzo di tecniche di segmentazione della rete per isolare i componenti critici.

Un’area di crescente interesse è rappresentata dall’uso di intelligenza artificiale per il monitoraggio delle minacce e la risposta agli attacchi. Algoritmi avanzati possono rilevare anomalie nel comportamento del satellite o nelle trasmissioni, attivando misure correttive in tempo reale. L’intelligenza artificiale potrebbe essere integrata con la Digital Forensics per raccogliere e analizzare prove direttamente in orbita. Ad esempio, sistemi di apprendimento automatico potrebbero identificare in tempo reale i tentativi di intrusione, mentre unità di analisi autonome a bordo del satellite potrebbero eseguire una raccolta iniziale di dati, archiviandoli in modo sicuro per una successiva revisione terrestre. Questa sinergia consentirebbe una risposta più rapida agli incidenti e migliorerebbe la capacità di attribuzione delle responsabilità. Ad esempio, reti neurali convolutive sono state utilizzate nel 2024 per rilevare tentativi di intrusione su reti satellitari militari. L’integrazione di intelligenza artificiale e Digital Forensics potrebbe migliorare l’analisi e la raccolta di prove direttamente in orbita, rendendo più efficaci le operazioni di risposta agli attacchi.

L’utilizzo di blockchain per garantire l’integrità delle prove raccolte nello spazio rappresenta un altro approccio innovativo. Questo sistema decentralizzato potrebbe aumentare l’affidabilità delle informazioni utilizzate in contesti legali, riducendo il rischio di manipolazione o perdita di dati critici.

Sul piano normativo, la cooperazione internazionale è essenziale per definire standard di sicurezza condivisi e affrontare le sfide transnazionali. Tuttavia, differenze significative nelle priorità e nelle risorse disponibili tra gli stati rappresentano un ostacolo considerevole. L’iniziativa Space Cybersecurity Pact 2025, discussa recentemente al summit di Bruxelles, rappresenta un passo importante verso la definizione di linee guida comuni tra stati, agenzie spaziali e operatori privati. Parallelamente, programmi come SecureSat Alliance promuovono l’adozione di protocolli standardizzati e lo sviluppo di tecnologie congiunte per la protezione delle infrastrutture spaziali.

Verso un’architettura resiliente

Per garantire una maggiore sicurezza cibernetica nello spazio, è necessario sviluppare un’architettura resiliente che preveda non solo la prevenzione, ma anche la capacità di recupero in caso di attacco. Ad esempio, il progetto europeo ResilientSat include piani dettagliati di continuità operativa che prevedono l’utilizzo di satelliti di riserva pronti all’attivazione in caso di compromissione dei sistemi principali. Inoltre, la NASA ha implementato protocolli di risposta rapida che combinano simulazioni regolari e team specializzati per il ripristino delle funzionalità essenziali dei satelliti in tempi ridotti, minimizzando l’impatto operativo. Questi piani includono anche esercitazioni annuali con scenari realistici per testare la capacità di risposta delle organizzazioni spaziali.

Parallelamente, la ricerca nel campo della Digital Forensics applicata ai sistemi spaziali è fondamentale per individuare le cause degli incidenti, attribuire le responsabilità e migliorare le misure di protezione. Ad esempio, il recente utilizzo del Space Event Reconstruction Toolkit (SERT) ha permesso di identificare le modalità di un attacco ai satelliti commerciali nell’anno precedente, contribuendo a prevenire incidenti simili. Strumenti come il SERT, sviluppato nel 2024, dimostrano il potenziale della Digital Forensics nel tracciare le origini degli attacchi e raccogliere prove utilizzabili a livello legale. L’introduzione della blockchain potrebbe ulteriormente rafforzare questa capacità, garantendo l’integrità delle prove raccolte nello spazio. Attraverso un sistema decentralizzato, le evidenze digitali possono essere archiviate in modo sicuro e immutabile, aumentando la loro affidabilità e ammissibilità nei contesti legali. Questo approccio potrebbe rappresentare un passo avanti significativo nella protezione delle infrastrutture orbitali e nel supporto alle indagini forensi. Inoltre, la blockchain potrebbe essere utilizzata per garantire l’integrità delle prove raccolte nello spazio, rafforzando la loro ammissibilità in contesti giuridici.

La creazione di un ecosistema di sicurezza spaziale integrato richiede anche investimenti significativi in formazione e sensibilizzazione. Un esempio concreto è rappresentato dal programma CyberSpace Academy, che offre corsi specifici per operatori spaziali, focalizzati su tecniche avanzate di sicurezza cibernetica e Digital Forensics. Inoltre, iniziative come il SpaceSec Training Hub dell’Agenzia Spaziale Europea mirano a fornire formazione continua e simulazioni realistiche per rafforzare le capacità operative degli operatori spaziali. Gli operatori devono essere dotati di competenze avanzate per identificare e mitigare le minacce, mentre le organizzazioni devono sviluppare una cultura della sicurezza che permei ogni livello operativo. Programmi analoghi al CyberSpace Academy offrono corsi specializzati per formare una nuova generazione di esperti in cybersecurity spaziale.

Riflessioni conclusive

La sicurezza cibernetica nello spazio costituisce una sfida senza precedenti, che richiede un approccio sistemico, integrato e multidisciplinare. Proteggere le infrastrutture orbitali non è solo una questione tecnologica, ma rappresenta un pilastro strategico per preservare la stabilità economica, geopolitica e ambientale globale. L’investimento in ricerca, innovazione e cooperazione internazionale emerge come essenziale per fronteggiare le minacce attuali e future, promuovendo un ecosistema spaziale resiliente e sicuro.

Oltre alle misure già delineate, un passo avanti potrebbe essere rappresentato dalla creazione di una “Carta delle Nazioni per la Sicurezza Spaziale,” che istituisca standard minimi globali per la protezione delle infrastrutture orbitali e favorisca lo sviluppo di tecnologie condivise per la prevenzione e mitigazione degli attacchi cibernetici. Tale iniziativa non solo rafforzerebbe la cooperazione internazionale, ma potrebbe anche fungere da deterrente per gli attori malevoli.

Parallelamente, l’integrazione di intelligenza artificiale avanzata con sistemi di Digital Forensics in orbita potrebbe rivoluzionare la capacità di rilevare, analizzare e rispondere agli incidenti in tempo reale. Sistemi autonomi, in grado di monitorare e raccogliere prove crittografate tramite blockchain, garantirebbero la conservazione immutabile delle evidenze, incrementando l’affidabilità delle indagini post-attacco.

Infine, è cruciale adottare una prospettiva lungimirante che consideri non solo l’aspetto tecnologico, ma anche quello etico e ambientale. La protezione delle infrastrutture spaziali deve andare di pari passo con la sostenibilità dell’esplorazione spaziale, assicurando che lo spazio rimanga una risorsa condivisa e accessibile per le generazioni future. In un contesto di crescente competizione globale, la combinazione di innovazione, cooperazione e responsabilità sarà determinante per trasformare lo spazio in un bene comune sicuro e sostenibile per tutta l’umanità.

Foto: Un satellite Galileo. Science Museum Collections CC 4.0 sa by

Le opinioni espresse negli articoli del Belfablog sono quelle dei rispettivi autori e potrebbero non rispecchiare le posizioni del Centro Studi Machiavelli.

Federica Bertoni
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Federica Bertoni è una libera professionista, analista e consulente in materia di Digital Forensics, Cybersecurity and Cyber Geopolitica. Già Affiliate Scholar and Fellow Researcher presso l’ISLC di Unimi, focalizza le sue ricerche sulla sicurezza delle infrastrutture critiche, sistemi di voto elettronico, APTs, cyberespionage e attacchi state-sponsored. Esplora le interazioni tra web, politica e tecnologie, con un focus crescente sulla cyber security dello spazio.