In vista delle elezioni del 25 settembre, il Centro Studi Machiavelli ha redatto una lista di 13 princìpi fondamentali cui i futuri legislatori – almeno quelli che abbiano a cuore le sorti della Nazione – dovrebbero attenersi. Abbiamo successivamente chiesto a voi lettori di selezionare tra quelli i 6 prioritari. Grazie alle vostre migliaia di voti, siamo giunti a un elenco ristretto.

Ora, a un giorno dall’apertura dei seggi, desideriamo riproporvi i sei punti, andando a guardare quanto i programmi dei partiti siano in accordo con ciascuno di essi. Eccovi i risultati – ma prima qualche chiarimento metodologico.

Per ciascun partito abbiamo indicato le proposte salienti sul tema in oggetto. Troverete anche un valore di riferimento, indicato secondo la scala A+ (piena concordanza col principio da noi espresso), A (forte concordanza), B e B- (concordanza generale, con alcune omissioni o proposte discordanti), C (neutralità), D (discordanza). Ricordiamo che, per quanto possa apparirlo a prima vista, non si tratta di una “pagella” ai programmi politici dei partiti. Essi prevedono molti altri punti, anche rivelanti, oltre ai sei qui presi in considerazione; inoltre i programmi sono spesso sintetici e generici, rendendo difficile un’analisi esatta e approfondita. Su talune questioni, come la difesa dell’interesse nazionale in politica, ci siamo limitati a registrare le dichiarazioni di principio, senza entrare nel merito delle conseguenti proposte pratiche su alleanze, Ucraina e questioni contingenti. Infine, abbiamo preso per buono ciò che è scritto nei programmi, senza interrogarci sulla sincerità delle promesse e ignorando posizioni, sentimenti o attitudini che sono noti, ma non ufficializzati nei programmi medesimi. Prendete dunque come meramente orientative queste valutazioni e, in nessun caso, come un endorsement per uno o l’altro partito.

6. TRADIZIONE E STORIA NAZIONALE

In Italia hanno, purtroppo da tempo, successo certe dottrine anti-nazionali, ma ora stanno aggiungendosi anche quelle anti-occidentali che già spopolano nel mondo anglosassone. Esse dipingono l’Occidente e chiunque abbia la pelle bianca come intrinsecamente malvagio, “sistematicamente razzista”; impongono, spesso con la forza, di cancellare la nostra storia e ripudiare la nostra tradizione.
Bisogna contrastare questa deriva, reprimendo le manifestazioni violente contro i monumenti. Soprattutto, bisogna contrapporre alla “cultura della cancellazione” una positiva riscoperta dell’orgoglio per la nostra nazione e la nostra civiltà.
Ciò deve avvenire per il tramite di politiche scolastiche e culturali, nonché di leggi contro il vandalismo e per la conservazione della memoria storica, del retaggio urbano, paesaggistico e toponomastico.

Posizione dei partiti:

AZIONE-ITALIA VIVA: C
Prevede di potenziare gli istituti di cultura italiana all’estero.

FORZA ITALIA: C
Prevede un generico impegno a tutelare il patrimonio artistico-storico-culturale-paesaggistico del Paese. Parla inoltre di diffusione della lingua e della cultura italiane nel mondo. Non ci sono riferimenti a cancel culture o promozione dell’identità e dell’orgoglio nazionali.

FRATELLI D’ITALIA: A
Prevede il contrasto a cancel culture e iconoclastia contro i simboli della nostra identità, sebbene non illustri misure concrete. Si propone la “creazione di un nuovo immaginario italiano” che preveda anche rievocazioni storiche e racconto dei grandi personaggi italiani, soprattutto nelle scuole.

ITALEXIT: C
La questione culturale è trattata solo in chiave economica.

LEGA SALVINI PREMIER: B
La cultura e i beni culturali sono descritti come fattori identitari, radici da “difendere e proteggere con orgoglio”. La Lega si propone di promuovere la cultura “non allineata” contro “le falsità del politicamente corretto” e di investire maggiormente nella promozione e diffusione della lingua italiana nel mondo. In merito alla scuola, la Lega si propone di fermare la “propaganda”, imponendo l’esplicito e libero assenso dei genitori a qualsiasi iniziativa che coinvolga l’ambito valoriale. La cancel culture e l’ideologia anti-occidentale sono citate solo in relazione agli USA, contesto in cui la Lega si impegna a sostenere la comunità italiana.

MOVIMENTO 5 STELLE: D
La cultura è intesa come strumento per “affrontare pacificamente i cambiamenti” imposti dalla “transizione ecologica” e per “ricostruire” la comunità su nuove basi (concetto di “transizione culturale”). Prevede rafforzamento della lingua e cultura italiane all’estero. Le tradizioni sono considerate solo in relazione alle botteghe storiche.

NOI MODERATI: C
Non ci sono riferimenti al tema.

PARTITO DEMOCRATICO: C
Prevede “politiche della memoria” legate però solo all’esaltazione dell’antifascismo e non della storia nazionale tout court.


5. LIBERTÀ DI PENSIERO E DI PAROLA

Tra i diritti più minacciati ci sono quelli di pensiero, espressione e parola. Bisogna opporsi a ogni legge o iniziativa che miri a ridurre gli spazi di libera espressione, che lo faccia in nome del contrasto a “fobie” (come il Ddl Zan) o a un non ben definito “hate speech”. Lo Stato deve garantire questa libertà non solo passivamente ma anche attivamente. Nessuna azienda, a partire dai social network che de facto gestiscono il dibattito pubblico, può imporre a dipendenti e clienti limitazioni in contrasto coi diritti costituzionali.

Posizione dei partiti: 

AZIONE-ITALIA VIVA: D
Prevede iniziative di contrasto al “linguaggio d’odio” e una legge contro la “omobitransfobia”.

FORZA ITALIA: C
Non ci sono riferimenti al tema.

FRATELLI D’ITALIA: B
Prevede il contrasto alla censura nei social network. C’è un generico richiamo alla tutela delle libertà costituzionali, ma non sono esplicitamente citate quelle di parola ed espressione.

ITALEXIT: C
Non ci sono riferimenti al tema.

LEGA SALVINI PREMIER: A
Il programma prevede la tutela della libertà di pensiero ed espressione in ambito universitario: il dibattito dev’essere libero e sempre aperto, anche se ciò può “offendere” qualcuno. In pratica si propone una misura legislativa che impedisca agli atenei di sanzionare per violazione del codice etico condotte che rientrino nella libera manifestazione del pensiero. La Lega si impegna inoltre a contrastare misure come il Ddl Zan che privino della libertà di opinione e parola. Mancano riferimenti ai social network.

MOVIMENTO 5 STELLE: D
Prevede l’approvazione di una legge contro la “omobitransfobia”.

NOI MODERATI: C
Non ci sono riferimenti al tema.

PARTITO DEMOCRATICO: D
Accenna a una “sfera del dibattito pubblico autenticamente libera, aperta e plurale”, ma nell’ambito di una lotta a “condizionamenti, interferenze, disinformazione” e a “campagne orchestrate ad arte da gruppi e potenze estere”: parole che richiamano gli argomenti di chi promuove le misure censorie. L’affermazione per cui “i cittadini devono accedere a informazioni corrette e non inquinate” presuppone un intervento censorio per stabilire quali informazioni siano corrette e “pure” e quali no.


4. DIFENDERE DONNE E BAMBINI DALL’IDEOLOGIA GENDER

L’ideologia gender è una minaccia per i nostri figli e la società. La Sinistra cerca di inculcare nei più giovani teorie pseudo-scientifiche che, sfruttando la loro vulnerabilità psico-fisica, può indurli a traumatici percorsi farmacologici e chirurgici. I bambini devono essere protetti dai messaggi sessuali prematuri, da dottrine che li destabilizzano emotivamente e psicologicamente. Scuola e Servizio Sanitario Nazionale non devono agevolare la moda pseudo-scientifica della “riassegnazione di genere” tra giovanissimi. Anche le donne vanno tutelate dall’agenda transgender, che in nome della fluidità di genere sottrae loro quegli spazi che gli erano riservati in via esclusiva: dai bagni agli spogliatoi fino alle competizioni sportive. Infine, sia le donne sia i bambini sono vittime dell’utero in affitto, ossia la barbara pratica di strappare un figlio appena nato dal grembo della madre per consegnarlo al suo acquirente: questa nuova “tratta degli schiavi” deve rimanere illegale e va punito anche chi vi ricorra all’estero.

Posizione dei partiti:

AZIONE-ITALIA VIVA: D
Vuole approvare una legge contro la “omobitransfobia”.

FORZA ITALIA: C
Non ci sono riferimenti al tema.

FRATELLI D’ITALIA: B
Prevede la contrarietà all’utero in affitto. Non parla di ideologia gender, cambio di sesso tra i minori, spazi riservati alle donne.

ITALEXIT: A
È contrario all’introduzione delle teorie gender nelle scuole.

LEGA SALVINI PREMIER: A+
Prevede di tutelare i giovani da “decostruzione dell’identità sessuale”, “indottrinamento gender” e “cambiamento di sesso”. Condanna l’utero in affitto proponendo di renderlo reato internazionale. Intende difendere la famiglia da ideologie che “mirano a ridisegnare il concetto di nucleo familiare”. Promette di opporsi all’ideologia gender in più settori sociali (scuola, sport, carceri, documenti pubblici), tutelando in particolare le donne. Il contrasto al gender nelle scuole passerà per il monitoraggio di progetti didattici, educazione civica, corsi per docenti, documenti ministeriali.

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MOVIMENTO 5 STELLE: D
Prevede l’approvazione di una legge sulla falsariga del Ddl Zan e l’estensione del matrimonio e dell’adozione alle coppie omosessuali. Vuole il riconoscimento dei figli per i genitori che hanno utilizzato all’estero l’utero in affitto. Prevede di facilitare i percorsi di cambio di sesso e le carriere alias per i transgender.

NOI MODERATI: C
Non ci sono riferimenti al tema.

PARTITO DEMOCRATICO: D
Prevede l’approvazione del Ddl Zan e l’estensione del matrimonio alle coppie omosessuali.


3. RILANCIO DELLA NATALITÀ

Tra i problemi che più affliggono l’Italia vi è la denatalità; siamo oggi uno dei Paesi con il minor numero di figli per coppia. Da un lato, così, aumenta la proporzione di anziani da mantenere rispetto a sempre meno italiani in età lavorativa, e dall’altro si offre una sponda a chi vuole più immigrazione. Occorre mettere in atto politiche di sostegno socio-economico alle coppie che vogliono avere figli, accompagnandole però anche a un lavoro culturale. Dopo decenni di propaganda anti-natalista, è opportuno tornare a raccontare ai giovani quanto sia meraviglioso avere figli, anziché inculcargli l’idea che siano un “peso” o un “ostacolo” alla loro realizzazione.

Posizione dei partiti:

AZIONE-ITALIA VIVA: B
Le misure previste includono potenziamento dell’assegno unico, rimborso delle spese educative, bonus asilo nido.

FORZA ITALIA: B
Prevede misure socio-economiche come il quoziente familiare, la riforma ISEE ecc. Non è menzionata nessuna misura culturale e non è dato particolare risalto al problema della denatalità.

FRATELLI D’ITALIA: A+
Il sostegno alla natalità e alla famiglia è al primo posto del programma. Sono previste misure socio-economiche come quoziente familiare, aumento dell’assegno unico, aumento degli asili nido. Sul piano culturale si prevedono campagne di comunicazione sulla fertilità. Inoltre propone una maggiore prevenzione dell’aborto.

ITALEXIT: C
Non ci sono riferimenti al tema.

LEGA SALVINI PREMIER: A+
Prevede vari interventi di sostegno socio-economico a famiglie e natalità (quoziente familiare, detrazione piena spese scolastiche, esenzione da tasse sul reddito per madri di 4 o più figli, buoni casa per giovani coppie con figli ecc.) unitamente a un intervento di natura culturale (campagne di comunicazione sui rischi della denatalità, rivalutazione del ruolo sociale della famiglia).

MOVIMENTO 5 STELLE: B
Prevede misure socio-economiche per la natalità: agevolazioni per l’acquisto della casa, incremento dell’assegno unico e altre misure fiscali.

NOI MODERATI: B
Sono previste misure socio-economiche come aumento assegno unico, aumento detrazione per spese scolastiche, aumento retribuzione dei congedi parentali.

PARTITO DEMOCRATICO: C
Prevede politiche di sostegno per la famiglia, anche per affrontare il problema della denatalità, ma cita solo il miglioramento dell’assegno unico.


2. CONTROLLO DELL’IMMIGRAZIONE

Gli attuali flussi migratori sono soverchianti e incontrollati. La stessa etnia italiana rischia di diventare presto minoritaria nel Paese. L’immigrazione è spesso controllata dalla criminalità organizzata e attraverso di essa viaggiano anche estremisti e terroristi. Il modello multiculturale (già fallito all’estero) va a creare all’interno dell’Italia delle comunità non integrate, che non si riconoscono nella nostra nazione e ne rifiutano la cultura. Le politiche migratorie devono ridurre drasticamente i numeri dei flussi, stroncare quelli illegali, imporre che i nuovi arrivati – se non intenzionati a ritornare un giorno nel Paese d’origine – si assimilino al popolo italiano. La cittadinanza dev’essere il culmine di questo processo di assimilazione/accoglimento nel nostro popolo (no dunque a ius soliius scholaeius culturae o similari).

Posizione dei partiti:

AZIONE-ITALIA VIVA: D
Ritiene che il problema demografico si possa risolvere tramite l’immigrazione, proponendosi solo di regolarizzare i flussi. Prevede corsi di lingua e cultura italiana obbligatori per gli immigrati, la regolarizzazione dei clandestini che lavorano, lo ius scholae e la cittadinanza agli stranieri che si laureano in Italia.

FORZA ITALIA: B-
Prevede il contrasto all’immigrazione clandestina, con respingimenti assistiti e collaborazione con Paesi di partenza e di transito. Non si parla di assimilazione o integrazione.

FRATELLI D’ITALIA: B
Propone il contrasto all’immigrazione irregolare tramite blocco degli sbarchi, blocco navale e cooperazione con gli Stati nordafricani. Non si fa menzione dell’assimilazione degli immigrati, limitandosi a un cenno al “favorire l’inclusione sociale e lavorativa degli immigrati regolari”.

ITALEXIT: B-
Si dichiara contrario alla “accoglienza a tutti i costi” e alla “immigrazione selvaggia”, sebbene le sole proposte riguardino la lotta alla criminalità nel nostro Paese. Non ci sono menzioni ad assimilazione e integrazione.

LEGA SALVINI PREMIER: A
I flussi illegali sono definiti “emergenza nazionale”, da contrastare con misure concrete come la reintroduzione dei Decreti Sicurezza e la cooperazione con la Libia. È statuita l’opposizione a ius soli e misure similari, nonché a sanatorie dei clandestini. Agli immigrati è richiesto rispetto di regole, cultura e princìpi occidentali. Il modello del multiculturalismo è rigettato a vantaggio di “percorsi di integrazione” rispettosi di identità e tradizione italiane. L’obiettivo è posto dunque nel “rispetto” anziché nella “assimilazione”, sebbene molte delle misure proposte possano tendere a quest’ultimo obiettivo.

MOVIMENTO 5 STELLE: D
Intende approvare lo ius scholae. La politica migratoria è improntata a inclusione e integrazione. Intende comunque ridurre i flussi tramite il contrasto ai trafficanti e interventi a beneficio dei Paesi d’origine.

NOI MODERATI: C
Non ci sono riferimenti al tema.

PARTITO DEMOCRATICO: D
Intende approvare lo ius scholae. L’accoglienza è il principio guida delle politiche migratorie; c’è un rifiuto categorico di blocchi navali e chiusure dei porti. Intende abolire la Legge Bossi-Fini per incrementare i flussi migratori legali e appaltare la gestione dei flussi a un’agenzia che coinvolga Chiesa, sindacati e Ong.


1. INTERESSE NAZIONALE

Siamo consci che in politica estera esistono impegni e patti che una volta assunti vanno rispettati; al netto di questi, la politica estera dovrà seguire la stella polare dell’interesse nazionale.

Con ciò intendendo che bisognerà prendere tutte le scelte che aumentano la forza, la sicurezza e il benessere del popolo italiano, ed evitare quelle che li diminuiscono.

Posizione dei partiti:

AZIONE-ITALIA VIVA: D
Propugna la federalizzazione dell’UE, l’abolizione del voto a unanimità al Consiglio, l’iniziativa legislativa del Parlamento Europeo, la politica estera comune.

FORZA ITALIA: D
Ambisce a una politica estera comune dell’UE e al pieno passaggio al voto per maggioranza in seno al Consiglio. Prevede inoltre la redistribuzione obbligatoria degli immigrati nei Paesi UE.

FRATELLI D’ITALIA: A+
Statuisce che la politica estera dovrà essere incentrata sulla tutela dell’interesse nazionale e la difesa della Patria. Si propone una riforma dell’UE nel senso di “Europa delle Patrie”.

ITALEXIT: A
La riconquista della sovranità nazionale, liberandosi del “vincolo esterno”, è al primo posto del programma, anche se declinata solo come precondizione per il rilancio economico del Paese. Si oppone all’ideologia globalista. Interpreta l’articolo 11 della Costituzione in senso pacifista.

LEGA SALVINI PREMIER: A
Si propone per l’Italia un ruolo internazionale da “protagonista” e c’è un riferimento alla protezione dell’interesse nazionale nel Mediterraneo, sebbene in posizione subordinata rispetto all’idea di un ruolo da mediatrice per l’Italia. Nell’UE richiede il rispetto della sovranità e delle competenze esclusive degli Stati; prevede di difendere il voto all’unanimità nel Consiglio UE. Si pone come obiettivo il pieno ripristino di un ordine internazionale liberale (termine che implica la subordinazione degli Stati a regole e istituzionali sovranazionali) e appoggia il multilateralismo con al centro il ruolo dell’ONU.

MOVIMENTO 5 STELLE: D
La politica estera dell’Italia deve servire alla realizzazione del progetto ideologico del “nuovo umanesimo” (ambientalismo, egualitarismo). Il programma prevede il rafforzamento dell’integrazione UE con l’unione fiscale e bancaria e il voto a maggioranza in seno al Consiglio. Vede l’UE come un attore geopolitico al servizio di progetti ideologici (diritti umani, sviluppo sostenibile).

NOI MODERATI: C
Cita la difesa degli interessi nazionali ma in un quadro di prevalenza delle alleanze e di una maggiore integrazione europea.

PARTITO DEMOCRATICO: D
Pone l’UE come faro e sede privilegiata della nostra azione internazionale. Propone il voto a maggioranza in seno al Consiglio e l’integrazione delle politiche di sicurezza e difesa. L’UE dovrebbe promuovere la globalizzazione.

 

(Per visionare i programmi analizzati per questo articolo: Azione-Italia Viva, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Italexit, Lega Salvini Premier, Movimento 5 Stelle, Noi Moderati, Partito Democratico)