La situazione della sicurezza a Milano continua ad essere drammatica. Il Centro Studi Machiavelli ha appena pubblicato un dossier dove si esaminano le violenze di Capodanno e una sfilza di aggressioni e rapine avvenute tra metĆ gennaio e i primi di febbraio, ma il bollettino ĆØ nel frattempo peggiorato. Basti pensare che in soli tre giorni sono stati denunciati ben sette stupri, mentre un ventunenne cittadino somalo con precedenti ĆØ stato sgozzato a morte da un connazionale armato di coccio di bottiglia in Porta Venezia lo scorso 26 marzo.
Due giorni prima, nel centralissimo Corso Buenos Aires, un cittadino maliano di 25 anni aveva aggredito e palpeggiato due donne per poi reagire con calci e pugni allāarrivo dei Carabinieri. Il soggetto in questione ĆØ poi risultato essere irregolare sul territorio, senza fissa dimora, con precedenti per molestie, violenza privata, stupefacenti ed evasione. Il 24 febbraio era anche stato oggetto di un Daspo urbano con divieto di accesso alla stazione di Milano Centrale; ma era ancora in cittĆ .
A ciò vanno ad aggiungersi le rapine e le aggressioni messe in atto dalle numerose baby-gang che scorazzano a Milano: almeno 13 secondo un articolo di “Repubblica”, ma potrebbero essere di più.
Insomma, più che Milano 2022 sembra la New York degli anni ā70: quella dei film di Charles Bronson, per intendersi.
Nel capoluogo lombardo sono molti i cittadini che lamentano lāinsicurezza e affermano come in diverse zone le forze dellāordine siano assenti. La situazione rischia inoltre di peggiorare con lāarrivo della bella stagione, quando aggressioni e rapine tendono ad aumentare.
Ć bene tener presente che gran parte degli aggressori sono irregolari, pluripregiudicati lasciati liberi di continuare a vagare sul territorio. Cosa sta succedendo? Per quale motivo il sindaco Sala e il ministro dellāInterno Lamorgese non riescono a trovare una soluzione?
Data la gravitĆ della situazione attuale servirebbero interventi immediati e specifici che puntino alla prevenzione dei reati. Arrestare chi delinque ĆØ un dovere, ma ciò implica che il reato ĆØ giĆ stato commesso e con i numeri attuali il contesto diventa disastroso. Non a caso lāUniversitĆ Bocconi ha attivato un servizio di accompagnamento per gli studenti che escono di sera. Ebbene sƬ, a questo si ĆØ arrivati. Le continue aggressioni in zona Ravizza e lāassenza di controlli non hanno lasciato molta scelta allāateneo.
Del resto, mentre la criminalitĆ dilagava, il governo era impegnato a sospendere gli agenti non vaccinati, a dispiegare massicciamente le forze dellāordine contro chi manifestava pacificamente e a controllare i Green Pass. A ciò va ad aggiungersi lāimmigrazione irregolare senza freni che lāesecutivo continua a non voler vedere. Ecco il risultato. E la crisi economica causata dalle insensate restrizioni farĆ il resto.
Ricercatore del Centro Studi Politici e Strategici Machiavelli. Laureato in Sociologia (UniversitĆ di Bologna), Master in āIslamic Studiesā (Trinity Saint David University of Wales), specializzazione in āTerrorism and Counter-Terrorismā (International Counter-Terrorism Institute di Herzliya, Israele). Ć analista senior per il britannico Islamic Theology of Counter Terrorism-ITCT, lāItalian Team for Security, Terroristic Issues and Managing Emergencies (UniversitĆ Cattolica di Milano) e il Kedisa-Center for International Strategic Analysis. Docente in ambito sicurezza per security manager, forze dellāordine e corsi post-laurea, ĆØ stato coordinatore per lāItalia del progetto europeo Globsec āFrom criminals to terrorists and backā ed ĆØ co-fondatore di Sec-Ter- Security and Terrorism Observation and Analysis Group.
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