Monete fiscali e minibot: soluzioni alternative alla questione Euro è il titolo del nuovo Dossier del Machiavelli, realizzato da Carlo Sacino dell’Università di Pavia e di Gefira Foundation.

Nell’ambito del dibattito “Euro sì – Euro no”, il dossier vuole spiegare come la moneta fiscale possa costituire un’ipotesi di compromesso per rilanciare l’economia italiana senza abbandonare la moneta unica. La moneta fiscale funzionerebbe come moneta parallela e integrativa dell’euro, capace di porre rimedio a talune criticità dell’economia italiana. La base teorica della moneta fiscale – spiega Carlo Sacino – si trova nel cartalismo, secondo cui la moneta è un prodotto della legge e non una merce. Un esempio di applicazione storica è quella dei buoni MEFO emessi negli anni ‘30 in Germania, il cui risultato fu una crescita economica sostenuta e la piena occupazione senza inflazione elevata. La situazione economica italiana attuale ricorda, secondo l’Autore del dossier, quella della Germania post-1929. Tre delle quattro principali forze politiche italiane hanno avanzato proposte di moneta fiscale, che sono passate in rassegna nel documento: si tratta dei certificati di credito fiscale (Forza Italia), delle carte elettroniche (Movimento 5 Stelle) e dei minibot (Lega). L’introduzione di una moneta fiscale – conclude il dossier – non violerebbe i trattati europei.

Monete fiscali e minibot, quarta uscita della serie “Dossier del Machiavelli”, è scaricabile in formato pdf cliccando qui.

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